lunedì 31 ottobre 2011

Virtus inguardabile. Squadra svogliata e apatica, solo la scarsa precisione ospite evita la goleada.

Dopo una settimana si trova finalmente la forza di scrivere la cronaca di una partita, quella tra Virtus Spigno e L'Olimpic Marina, che probabilmente ha segnato la stagione della squadra locale. Nel senso che certi atteggiamenti non devono avvenire in una squadra e che, come avviene nelle migliori famiglie, ci si parla, si affrontano i problemi e poi si trovano le giuste motivazioni per andare, in armonia, avanti. Lo stato di sconforto post partita, non si è avuto per la sconfitta, quella ci può stare fa parte del gioco e della vita, ma per un atteggiamento in campo di alcuni futsaleri incomprensibile. La mia maestra alle elementari avrebbe detto: “siete ciucci e presuntuosi”. Ma passando alla cronaca, pur non disputando un match eccezionale, gli ospiti espugnano il “Ripa” e si portano a Scauri i tre punti. La Virtus regala il primo tempo agli ospiti, donandogli due reti e esibendosi in una scena “tipo film neomelodico napoletano stile Mario Merola” dopo la seconda marcatura firmata dall’ottimo Marzella.  Va bene subire un gol, si giustifica anche l’errore di un giocatore o dei meccanismi che non girano, ma esibirsi davanti al pubblico in quelle scene fa imbestialire e manca di rispetto a chi mette la faccia e l’impegno per la Virtus, calciatori inclusi. Prendere un gol capita, ma si deve avere la forza di reagire, caricandosi e continuando a lottare. Atteggiamento sbagliato da parte di squadra e allenatore, che deve essere il primo a mantenere la calma. I problemi si risolvono durante gli allenamenti, più importanti della partita. Dal sudore del lunedì e del giovedì nascono le vittorie.
Tornando alla partita, l’Olimpic si ritrova due reti sopra al quarto d’ora con il minimo sforzo. Da parte virtusina qualche tiro flebile che non impensierisce mai l’estremo Petrella e la mancanza di reazione dopo la seconda rete che porta ad una seconda parte di primo tempo da archiviare. Nella ripresa l'Olimpic fa la Virtus, nel senso che probabilmente pensa di aver già immagazzinato il match ed entra in campo sfogliata ed apatica. Lo Spigno ne approfitta, alzando il baricentro ed aumentando il pressing e centrando nel giro di dieci minuti il pareggio grazie al rigore trasformato da Gennaro e fischiato per un netto fallo di Argese su Errante e la prima rete stagionale di Minasi grazie ad una deviazione di Ciaraldi. Sul due pari, Vaccarello coglie il doppio palo mancando il vantaggio. Sul secondo legno la Virtus esce nuovamente di scena, complice anche il contropiede che porta al vantaggio gli ospiti grazie alla rete di Rossini che batte l’incolpevole Caramanica, uno dei pochi a salvarsi nella disfatta spignese. Di nuovo in svantaggio, la Virtus prova a centrare il pareggio con qualche discreta azione ma mai impensierendo più del dovuto Petrella, che evidentemente sugli Aurunci si trova a suo agio. L'Olimpic quindi dopo lo sbandamento presuntuoso, ricomincia a creare palle gol, non certo per la mole di gioco prodotta ma più che altro per le grandi individualità che la squadra di Clemente ha nella propria rosa, tanto che se giocasse più di “squadra”, la vittoria per gli ospiti sarebbe roboante e di gran lunga superiore. L’Olimpic, infatti, ha delle nette occasioni ma Trocchia e Ciaraldi si sono divorati l’impossibile. L’ultimo sussulto lo regalano i padroni di casa con l’estremo ospite che devia in angolo un tiro di Errante, buona la prova del difensore virtusino uno dei pochi a non mollare mai, consentendo all'Olimpic di agguantare la prima vittoria. A fine partita monta la rabbia per l’atteggiamento degli arancioblu, che con il quanto d’ora del secondo tempo dimostrano di essere una buona squadra, ma che l’arroganza e la presunzione non possono appartenere alla squadra di Mr. Pampena altrimenti si fanno delle vere e proprie “figurelle”. Un match dal forte rammarico per non aver mostrato tutto il proprio potenziale, che mette a nudo la Virtus di tutte le proprie debolezze e regala al campionato una buona squadra come l’Olimpic che nonostante i giovani innesti, vuole risalire subito la categoria. Le “assenze” (fermi in panca per infortunio) di Minutolo e Fusciello non devono essere un alibi, la squadra spignese deve saper gestire le vittorie e le sconfitte, quindi come una manna dal cielo arriva il riposo della terza di campionato, perché alla ripresa sarà ospite della temibile Città di Minturno–Marina, per il terzo derby stagionale. La partita della verità per la Virtus e i suoi calciatori, non per quello che sarà il risultato ma per la voglia di giocare al calcio che si metterà a disposizione della squadra. Dove non si arriva con la tecnica, si deve arrivare con la gamba, il fiato e la voglia di vincere. I calciatori devono mostrare il loro spirito competitivo, la loro vocazione all’umiltà e mettersi a disposizione di squadra e compagni. Questo a partire dagli allenamenti. Questo è lo spirito Virtus, e i futsaleri arancioblu hanno il dovere di capirlo. Il prima possibile.

ASD VIRTUS SPIGNO: Pampena, Minutolo, Cardillo, Conca, Errante, Tramontano, Gennaro, Minasi, Vaccarello D., Bolla, Fusciello, Caramanica. All. Pampena

ASD OLIMPIC MARINA: Petrella, Tucciarone, Aniello, Argese, Ciaraldi, Trocchia, Rossini, Mazzella, Mallozzi, Ianniello. All. Clemente

Marcatori: Minasi, Gennaro (R) per la Virtus. Mazzella (2) e Rossini per l’Olimpic. Ammoniti: Bolla (V), Argese e Mazzella (OM).


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