giovedì 1 dicembre 2011

Virtus assente ingiustificata, l'Atletico Sperlonga mette in difficoltà i padroni di casa. Ennesimo pareggio casalingo ed occasione persa per accreditarsi in classifica.

“Casa dolce Casa” è un’esclamazione popolare che poco si addice alla Virtus Spigno e alla magnificenza del comunale “Ripa”. Anche questa volta, la gara casalinga ha lasciato l’amaro in bocca ai virtusini che in tre uscite nello stadio di casa hanno racimolato la tristezza di due punticini. Se la sconfitta contro la più quotata Olimpic poteva starci sulla carta (perché sul campo la differenza è stata fatta dalla fragilità emotiva spignese più che dalle individualità scauresi), i due pareggi con i fondani del Maracanà e con lo Sperlonga equivalgono a due sconfitte anche se i punti sono stati raccolti rimontando uno svantaggio e sempre allo scadere. Vita da “gambero” per la Virtus, che cancella dalla memoria la bella e vittoriosa gara con il Real Terracina con una prestazione pessima che mette in risalto tutti i limiti della squadra. La squadra del playmanager Pampena non riesce a comprendere la propria forza e si lascia andare a prestazioni insufficienti condite da superficialità e leggerezze, buttando alle ortiche posizioni più prestigiose all’interno del raggruppamento provinciale. Un peccato che i virtusini non riescano a trasformarsi in cigni preferendo rimanere dei brutti anatroccoli. Al cospetto di una squadra modesta ed in ritardo in classifica, la Virtus non riesce mai ad impostare il gioco e a giostrare la palla, evidenziando l’assenza di Minutolo, fuori per l’infortunio di Terracina, subendo l’azione e a tratti anche il piano atletico degli avversari. Partita brutta in sintesi, che una sufficiente Virtus avrebbe portato a casa (e c’e mancato poco visto il palo all’ultimo secondo di Vaccarello su tiro libero) semplicemente svolgendo i “compiti a casa” senza studiare troppo. Ci accontentiamo del pareggio invece, che suona come una beffa per gli ospiti e premia in modo eccessivo gli spignesi. Prima frazione avara di emozioni con l’Atletico che comunque imposta il gioco e arriva dalle parti di Caramanica in modo più costante e puntuale, tale da trovare il vantaggio con Guglietta per l’uno a zero che manda le squadre negli spogliatoi. Poche le occasioni per la Virtus, con i calciatori che si esibivano per lo più in conclusioni al limite della decenza calcistica. Nel mezzo il tiro libero parato a Olivieri a Caramanica. Ad inizio ripresa ci si aspetterebbe una Virtus più rampante e pimpante (cosa che ad esempio contro l’Olimpic era accaduto, tanto da riprendere con due reti il doppio svantaggio) che con le proprie capacità si rivoltasse nella metà campo avversario per vincere la partita. Invece, ci troviamo di fronte ad una squadra svogliata e spenta, evidentemente ad energia solare perché come cala il sole dietro l’imponente Monte Petrella, anche i futsaleri spignesi scompaiono. Ciò nonostante, grazie ad un gentile omaggio degli ospiti, Errante centra il pareggio rimettendo i compagni di squadra nelle condizioni di resettare il match sino ad allora disputato per iniziarle uno nuovo. Purtroppo però, il direttore di gara si erigeva a massima autorità morale espellendo poco dopo lo stesso Errante che entrava così di diritto nella storia della Virtus: primo cartellino rosso nei due anni e mezzo di calcio a cinque spignese. Errante, per l’arbitro, è stato colpevole per aver offeso il capitano avversario. Ovviamente, anche gli ospiti stropicciavano gli occhi davanti quel rosso piovuto dal cielo ed assolutamente inventato dall’arbitro. Occhi che si riempivano di gioia perché la resistenza virtusina con l’uomo in meno durava il tempo di un paio di bestemmie dei dirigenti per l’inverosimile l’espulsione, che gli ospiti riportavano in vantaggio con Andrea Ruscitto. Da quel momento l’unico vero protagonista della gara diventava l’arbitro con decisioni allucinanti che colpivano entrambe le squadre ed innervosivano dirigenti e calciatori. Sol ola sportività e l’intelligenza dei tesserati non hanno trasformato la partita in una rissa alimentata dall’inadeguatezza del direttore di gara. In tutto questo, zitti zitti, la Virtus arrivava al sesto fallo subito, che Vaccarello (nella foto) si faceva respingere dall’estremo ospite per poi mettere di giustezza nel sacco per il due a due che archivierà la gara. In pieno recupero nuovo tiro libero (un po’ generoso) per la Virtus ma questa volta era il palo a negare la doppietta al numero 9 spignese ed i tre punti (ingiusti ma che ci saremmo presi comunque) per lo Spigno. La Virtus sciupa così l’occasione per ritrovarsi appaiata al folto numero delle seconde in classifica mentre finisce a sette, pesantissimi, punti dalla capolista. A poco vale criticare l’arbitraggio che ha portato, con l’espulsione, al secondo gol ospite: la Virtus ha giocato male. Ora ad attendere la squadra arancioblu saranno due prove delicate e fondamentali per sapere se questa stagione vedrà una squadra lottare per le prime posizioni. Domenica si salpa per Ventotene per una gara delicata contro un avversario che nonostante la classifica è insidioso, mentre l’otto dicembre c’e la trasferta di coppa contro i cugini della Virtus Scauri, e la vittoria della prima giornata è un ricordo lontano. Due gare che lo Spigno deve affrontare giocando al 120%, unico modo per portare a casa punti preziosi per il campionato.

ASD VIRTUS SPIGNO: Caramanica, Bolla, Cardillo, Conca, Errante, Tramontano, Gennaro, Minasi, Vaccarello, Camerota, Fusciello, Paempena. All. Pampena Simona.

ASD ATLETICO SPERLONGA: Olivieri, Rosati D., Rosati A., Ercole, Guglietta, Ruscitto A., Ruscitto E., Meschino, La Rocca P., Faiola L., De Filippis. Allenatore: Santangelo

Marcatori: Errante e Vaccarello per la Virtus; Guglieta e Ruscitto A. per l’Atletico.
Note: Espulso Errante. Olivieri ha parato un tiro libero a Caramanica nel primo tempo. Olivieri ha parato un tiro libero a Vaccarello nel secondo tempo (subendo la rete in ribattuta). Vaccarello colpisce un palo su tiro libero nel secondo tempo.

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